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Come lavoro: il Change Management

Non c’è apprendimento se non c’è cambiamento.

L’idea di dover cambiare una abitudine, un metodo o un sistema, ci mette sempre di fronte alle nostre resistenze. Le resistenze al cambiamento sono diverse da contesto a contesto, da persona a persona, da azienda ad azienda. L’innovazione o un qualsiasi correttivo da apportare alle prassi aziendali dovrà sempre confrontarsi con questa involontaria abilità.

Rispetto all’impresa, il cambiamento può essere legato a fenomeni interni quali l’introduzione di nuovi macchinari, di nuovo personale, di un nuovo responsabile ecc.; o può collegarsi a fenomeni esterni all’impresa: competizione internazionale, variazioni delle tendenze di consumo, instabilità di mercato, oscillazioni straordinarie dei prezzi delle materie prime ecc.

Questi cambiamenti possono essere subiti, cosa che avviene più frequentemente, o addirittura anticipati e comunque gestiti.

Il cambiamento più importante che un’impresa attraversa riguarda la leadership. Esso comporta variazioni nello stile direzionale, nelle priorità, nelle modalità di lavorare ed addirittura nei valori aziendali. Nel caso dell’impresa familiare, che si distingue dalle altre perché la gestione coincide con la proprietà, si vive il più difficile cambiamento durante un cambio generazionale. Di cento aziende, solo la metà supera il primo passaggio; meno di venti supererà il secondo. Il problema riguarda in quest’epoca decine di migliaia di aziende in tutta europa, tanto che la comunità europea sta definendo e valutando soluzioni per orientare e sorreggere chi è toccato da questo fenomeno. Si considera che acquisire un nuovo cliente costa circa 5-6 volte di più che mantenerne uno vecchio.

La congiuntura internazionale ed i problemi strutturali dell'economia corrente impattano drammaticamente sulla complessità del contesto. Le imprese che oggi affrontano un cambio di gestione o che comunque proseguono sulla linea familiare della proprietà devono fronteggiare sia il cambiamento generato dall’interno che quello dall’esterno. Ignorarlo è rischioso. Il cambiamento può essere valutato, progettato e gestito. È insito nel rischio d’impresa, ma è una variabile che lasciata libera di agire senza controllo può provocare più danni che fortune.

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